Ugo Gangheri
Un biplano a sei corde
Nulla sapevo del compositore e multistrumentista napoletano, Ugo Gangheri nato il 29 ottobre del 1958, quindi sotto il segno dello Scorpione. Devo dire che nella mia carta astrale manca l’asse Toro-Scorpione, per cui ho sempre cercato ció che mi mancava. Un amico da sempre presente nella mia vita è il Maestro Salvatore Orlando, geniale Scorpione. E una istantanea sintonia con i musicisti scorpioni c’é sempre stata, anche quando ero a digiuno di astrologia. Infatti l’amore per Bellini, Paganini, Domenico Scarlatti sbocciò al primo ascolto e lo stesso successe con Mari Boine e Ben Harper, passando ad altro genere.
La musica di Ugo Gangheri è quella di uno Scorpione senza tenaglie e coda velenosa. Musica di sorprendente delicatezza, ricchezza melodica e bellezza armonica che subito ho fatto mia, anche per il suo potenziale terapeutico. Trasmette un senso di pace interiore non priva d’una certa forza, la scorpionica capacità di penetrazione.
Un rosario di perle dovuto alla bravura dell’Ugo compositore, dell’Ugo chitarrista, dell’Ugo che si contorna di splendidi musicisti. Come Giusy Cincotti dal magico pianoforte come si mostra nel secondo brano di questo cd, Sipario, segnato anche dal raffinato lavoro del batterista e percussionista Carlo Di Gennaro: quattro minuti di magia sonora. E poi La beleza, che forse voleva dirsi belleza in lingua spagnola, per il vago sapore moresco-andaluso, brano di vera grande bellezza per atmosfera e colori, sorretto da un arrangiamento straordinario per finezza timbrica: una obra maestra si direbbe in spagnolo. Albamare è altro stupendo momento nel quale brilla il clarinetto di Vincenzo Sgambato. E ancora Sulla via dell’eremo che ci ricorda antiche danze medievali.
Buona parte dei sedici brani raccolti in quest’album nacquero per l’ambientazione musicale di opere teatrali in massima parte di Giobbe Covatta e possiamo dire che conservano valore pur staccati dai contesti per i quali furono composti. E’ musica di valore anche senza l’azione teatrale, musica che si lascia ascoltare e riascoltare grazie a una piacevolezza e una grazia non frequente nel nostro tempo. Tutti di rilievo i partecipanti alla creazione questo affresco sonoro. Oltre ai musicisti gia citati abbiamo: Dario Masiello al basso e chitarra classica, Paolo Licastro al sax e flauti, Flavia Dalbaere al flauto traverso, Michele Signore alle percussioni, la vocalista Rossella Rizzaro, Massimo D’avanzo al banzuri, Mimmo Fusco alle chitarre, Antonio De Carmine Principe alla chitarra acustica, Mauro Spenillo alla fisarmonica e Francesco Gugliotta all’oboe.
Ascolti:
Sipario
La beleza
Albamare (feat. Vincenzo Sgambato)
Sulla via dell’eremo