Giuni Russo, oggi 195i. Voce portentosa. Cantó anche Napoli.
Nome d’arte di Giuseppa Romeo (Palermo 7 settembre 1951-Milano 14 settembre 2004). Voce amplia ai limite del possibile con sopracuti straordinari, potente, duttile, dai timbri bellissimi e modulazioni sommamente espressive. Come interprete di canzoni napoletane potrà anche non piacere ai fans bruniani, ricciani, abbatiani, parisiani, papacciani. E potrà piacere ancor meno, andando sul fronte femminile, ai “patuti” di Giulietta Sacco, Mirna Doris o altre importanti cantanti nate a Napoli e in scena a partire degli anni Sessanta, devote a uno cantare classicheggiante, eco delle grandi voci storiche: Donnarumma, Resal, Mignonette etc.
Personalmente amo molto le voci “antiche”, però posso ascoltare con diletto anche voci più attuali, di artiste come Brunella Selo, in giusto equilibrio tra passato e moderno o Lina Sastri, geniale col suo stile innovativo e molto personale. E amo anche artiste non napoletane che hanno contribuito, spesso meravigliosamente, alla divulgazione soprattutto fuori da Napoli, delle nostre canzoni. Mina con la sua vocalità portentosa, Miranda Martino (nata a Moggio Udinese, però da genitori napoletani) che, con Ennio Morricone, ha realizzato interpretazioni di valore diseguale (soprattutto per gli arrangiamenti) però sempre di grande interesse, l’incantevole Noa, qualcosa della passionale Milva, e Giuni Russo, entrata nel mondo del silenzio troppo presto, vittima della chemioterapia.
Potrà anche non piacere la sua Tu ca’ nun chiagne, considerando la versione di Caruso incomparabile, e infatti lo è, ma anche questa di Giuni Russo, ovviamente molto diversa, è da brividi, come anche Santa Lucia Luntana. Serenatella a mare è un gioiello di musicalità. E gioiello è anche la poesia di Totò ‘A cchiu bella, musicata dalla stessa Giuni insieme a Maria Antonietta Sisini. Giuni non aveva come modello Gilda Mignonette o Enrico Caruso, era una cantante di pop sperimentale, ha lavorato con Battiato e abbracciato vari generi musicali, e amava sinceramente Napoli. Il suo album “Napoli che canta”, edito da Sony nel 2004, è il suo canto del cigno. Degno d’entrare e restare nella storia della canzone napoletana.
Marechiare – Live
Serenatella a mare
Torna a Surriento
Tu ca’ nun chiagne
Santa Lucia luntana
«A cchiu bella»
«A cchiu bella» è una poesia di Totò magistralmente musicata da Giuni Russo e M.Antonietta Sisini.