Il Maestro Mario Persico e la canzone napoletana.
Conobbi il Maestro Persico, tanti anni fa al tempo del mio primo negozio di dischi al Vomero, la Discoteca Scarlatti in via Merliani. Persico veniva per ascoltare e a volte comprare dischi di musica sacra. Mi parve che facesse collezione di Stabat Mater. E mi parlò di canzoni napoletane che aveva scritto. Sciocchezzuole le definì, composte perché amici poeti o parolieri insistevano affinché lo facesse.
Non posso dir nulla su Persico compositore di opere, musica strumentale e corale perché non dispongo di documenti sonori. Però qualcosa sulle canzoni posso dire, almeno su due che conosco bene, “‘E Palumme” e “Serenatella”, Entrambe rivelano un notevole sforzo di piegare l’espressione colta della romanza o dell’aria lirica verso il piglio popolare o popolareggiante della canzone napoletana. Però ambe sono preziose, belle. Specialmente “Serenatella”, su versi di Ernesto Murolo, può essere considerata un capolavoro.
Proponiamo l’ascolto di tre significate interpretazioni di “Serenatella”: Roberto Murolo, Sergio Bruni e Vittorio de Sica.
E sei versioni di “‘E palumme”, prima Roberto Murolo e Sergio Bruni, due tenori: Di Stefano, Albanese e in fine una curiosa performance giapponese.
SERENATELLA – ROBERTO MUROLO ( Murolo – Persico )
Sergio Bruni – Serenatella
Serenatella – Vittorio De Sica
Roberto Murolo – ‘E palumme
SERGIO BRUNI — ‘E PALUMME.wmv
Giuseppe di Stefano «`E Pallume» Persico
Francesco Albanese – ‘E palumme (Gallo – Persico)