Nataly Oryon: da Gerusalemme a Napoli un canto che incanta.
«Sono un’ immigrata musicale. Essendo nata in una famiglia con molti contrasti, vaghe origini, sono uscita per il mondo alla ricerca per le mie radici personali, e così li ho trovate in Grecia e in Italia. Ho adottato quelle culture come se fossero mie. Il mio cuore è Napoletano e la mia anima è Greca…»
Nataly è nata a Gerusalemme il 29 dicembre 1982. Autodidatta, si è specializzata in vari generi musicali dei Paesi del Mediterraneo, concentrandosi sulla musica popolare e classica greca e la musica italiana, soprattutto napoletana.
In aprile 2014, Nataly ha avviato lo spettacolo «Da Napoli a Gerusalemme», che ha prodotto e sviluppato in collaborazione con il dipartimento di Arti e il centro musicale del Comune di Gerusalemme. Nataly ha creato anche lo spettacolo «Nataly canta Napoli», che è vario e unico per il suo repertorio, gli arrangiamenti e le interpretazioni di canzoni napoletane moderne, classiche e antiche.
Canto delle Lavandaie del Vomero
Arcaica e potente, la voce lievita su un continuum orchestrale di rara sugestione crendo un’atmosfera magica. Sorprende il dominio della lingua napoletana.
La Serenata di Pulcinella
Non ho parole…incredibile!! Ampia estensione vocale, sottile ricerca tímbrica. Una lezione di stile. Pura emozione.
La Palummella
Opportunamente qui sceglie un’emissione vocale più leggera, con un fraseggio delicato e ridotta gamma dinamica.
Maruzzella
«Nataly canta Napoli»
Live at the Felicia Blumetal music center, Tel Aviv, 2/10/14
Nataly Oryon – Vocal, Music arrangement
Yoad Shoshani – Guitar
Yarden Kedar – Clarinet
Raziel Tzur – Mandolin
Alon Leon Hillel – Violin
Michal Drori Katzir – Flute
Arrangiamento di buon gusto. Ottimi strumentisti in appoggio a una vocalità guidata da una squisita musicalità. Voce seducente, ricca di armonici. Il tempo è giustamente moderato.
Parole Nove
(Salvatore Palomba- Sergio Bruni, 1982)
Qui abbiamo la chiara misura di come questa cantante sia entrata a fondo e come abbia compresa la canzone napoletano. Un gioiello interpretativo, degno omaggio al grande Maestro Sergio Bruni.