Quindici tarantella napoletane: un percorso lungo quattro secoli.
Danza popolare dell’Italia meridionale, per tradizione divenuta caratteristica del popolo napoletano. Parrebbe originaria di Taranto, o forse deriva il suo nome dalla tarantola, il cui morso, secondo una credenza popolare, produce una specie di furore bacchico che eccita alla danza. La tarantella era conosciuta già nel sec. XIV. Affine al saltarello, con il quale in talune regioni si confonde, essa ha carattere vivacissimo in tempo generalmente di 6/8, più raramente di 3/8 o 12/8 (benché sia possibile ascoltarne qualcuna al ritmo di 4/4). Come tutte le arie di danza, anche la tarantella si canta con parole appropriate, mentre l’esecuzione strumentale è affidata a strumenti popolareschi, quali il mandolino, la chitarra, la fisarmonica, ecc. Il ritmo è marcato dai colpi di tamburello (piccolo tamburo a mano a una sola membrana, provvisto di sonagli metallici) suonato dagli stessi danzatori. Le melodie originali di tarantella sono in maggioranza di modo minore e talvolta nei punti cadenzali presentano l’alterazione discendente del secondo grado, che è caratteristica di molti canti popolari napoletani. Però in alcune zone si preferisce il tono maggiore.
Innumerevoli sono le elaborazioni che musicisti di vari Paesi hanno fatto di questo genere di danza, stilizzandolo in forme artistiche per orchestra o per strumenti solisti e talvolta anche per canto: Liszt, Chopin, Rossini, Respighi, Balakirev, Bazzini, Raff, Popper, Godard, Mendelssohn, Saint-Saens, Sarasate, Martucci, Castelnuovo-Tedesco, Casella, Rachmaninoff, Gottschalk, ecc.
Molte sono anche la canzoni napoletane basate sul ritmo della tarantella e molti sono i tipi tarantella: sorrentina, calabrese, pugliese, montemanarese, abruzzese, molisana, lucana, cilentana… E in fondo anche la tamurriata si potrebbe annoverare tra le tarantelle. Però in questa sede non c’è intenzione di fare musicologia. Semplicemente si vuole proporre una scelta di tarantelle piacevoli, belle, par cominciare a conoscere un po’ più a fondo questa forma musicale. Ne abbiamo scelte quindici, più o meno riconducibili a Napoli, in parte di origine “colta” scritte anche da musicisti non napoletani. Come tutte le scelte anche questa è molto discutibile, per cui sono aperto a critiche, segnalazioni, consigli. Grazie.
Tarantella
(dall’opera «Piedigrotta»)
È la tarantella strumentale più popolare, celebre, emblematica, ballata, e suonata in vari modi. La maggior parte delle interpretazioni di gruppi strumentali convince poco. Per questo abbiamo scelto questa. molto raffinata, di due eccellenti chitarristi, o meglio detto di un chitarrista e un cantante-chitarrista qui in veste di strumentista.
Fausto Cigliano e Mario Gangi
Tarantella Napoletana del 1600
detta anche tarantella di Masaniello
Bellissima tarantella interpretata magnificamente dall’orchestra Mimì Palmiero. Mandolino solista Massimo della Rocca.
Tarantella Napoletana, Tono Hypodorico
Athanasius Kircher (Geisa, 1602 – Roma, 1680)
Altra bellissima sofisticata tarantella interpretata con gusto raffinato e tecnica strumentale di alto livello.
L’Arpeggiata
La Canzone Del Guarracino, fine del 700
Celebre brano interpretato da molti grandi cantanti. Abbiamo scelto questa versione di Beasley, meravigliosa per varietà di accenti, pathos, ironia.
Marco Beasley
Tarantella Napolitana
Gioacchino Rossini, 1835
Geniale composizione e portentosa interpretazione di Caruso, fatta di prorompente musicalità, impeto, vocalità inimitabile.
Enrico Caruso, Rec: 13. Februar 1912
Tarantella
Marco D’Arienzo – Luigi Ricci, 1852
Classica tarantella cantata con giusti accenti, ritmo opportunamente stretto, magnifica vocalità.
SERGIO BRUNI
Funiculì funiculà
Peppino Turco – Luigi Denza, 1880
Non è tra le più belle tarantelle, però è più che celebre e interpretata da moltissimi grandi artisti, in buona parte tenori. Proponiamo la versione di Schipa, per il cantare con garbo e squisita musicalità.
Tito Schipa
Tarantella Sincera
Vincenzo de Crescenzo
Enrico Caruso in un’altra portentosa performance: varietá d’accenti, ritmo incisivo, agogica molto variata con “rallentanto” stupendi, note tenute luminose.
Rec: 19. Januar 1912
Tarantella Luciana
Bovio – Cannio, 1913
Ancora Sergio Bruni, questa volta più giovane, che offre una lezione di canto napoletano da manuale. Dizione perfetta, ritmo giustamente brioso, stupendo rallentando al minuto 1:56.
Tarantella segreta
Raffaele Viviani, 1919
Roberto Murolo e Pino De Maio cantano bene questa geniale composizione di Viviani. Nino Taranto è vocalmente meno dotato, però, da attore consumato, riesce a far rivivere con grande effetto l’espressività di Viviani.
Tarantella sotto ‘e rrose
P. Vento – F. Albano, 1923
Esiste l’incisione storica di Ria Rosa, di eccellente livello soprattutto per accenti e fraseggio. L’interpretazione di Gianni Lamagna è coinvolgente per il ritmo veloce e non monotono, duttilità del fraseggio sempre espressivo, dizione impeccabile, intenso pathos.
L’ultima tarantella
Bovio – Tagliaferri, 1936
Carica drammatica straordinaria, accenti di forza sorprendente, vocalità in questo frangente ineguagliabile.
Tarantella op. 43
Frédéric Chopin, 1841
Meglio un pianista di origini napoletane per darci il vero senso di questa tarantella che non va risolta solo con la destrezza tecnica.
Tarantelle Op. 6
Camille Saint-Saëns, 1857
Sorprendente tarantella, un prezioso lavoro di stilizzazione, finezze timbriche, belle aperture melodiche.
Flute: Marc Grauwels
Clarinet: Guy Vanderborght
Orchestre symphonique de la Radio & Télévision Belge
Conductor: André Vandernoot
Tarantella
Franz Liszt, 1861
Anche qui un pianista napoletano, un virtuoso straordinario che rende questa Tarantella con una forza vitale straordinaria, suono splendido, cantabile di netta essenza partenopea.
Danza-Tarantella op.44
Giuseppe Martucci, 1875
Fu composta per pianoforte nel 1875 e anni dopo trascritta per orchestra. I colori strumentali conferiscono al brano un tono più festoso in contrasto con un fondo alquanto drammatico. Di grande bellezza sonora e grande espressività l’interpretazione piena di vita di Francesco D’Avalos.