Savio Artesi: una voce virtuosa
Nel giorno del suo 31º compleanno ci piace ricordare la notevole interpretazione di Savio Artesi di “Figlie ‘e nisciune”, canzone finalista al “Festival della canzone napoletana New” Generation del 2018. L’autore della canzone è Savio Silli, canzone di valenza sociale che dice di un certo disagio giovanile di una realtà specialmente problematica della Napoli e dintorni del nostro tempo, una situazione che lascia poco spazio all’ottimismo.
Con voce tendenzialmente acuta, dal timbro, chiaro, luminoso, sorretta da un tecnica che consente melismi di notevole espressività e buona escursione dinamica, Savio delinea la melodia con un tono drammatico ma non rabbioso e quindi più credibile. Quando il pathos cresce e la grinta si fa potente non sfocia nell’urlo, la voce mantiene colore e calore senza cadute di gusto. Un canto avvincente perché sincero, frutto d’una musicalità innata più che studiata, anche se studio c’è stato. Arrangiamento ben curato non privo di finezze e strumentisti di valore nel sostenere ed evidenziare la vocalitá del solista francamente sorprendente.
In questo frangente Savio Artesi non è un talento emergente: ha già al suo attivo molto lavoro, del quale appena possibile ci occuperemo. Qui solo assecondiamo il desiderio di Massimo Abbate, direttore artistico del Festival, di scrivere brevi note su alcuni protagonisti di una manifestazione tesa a prolungare la gloriosa storia della Canzone Napoletana con creazioni che in buona parte non rimembrano un passato irripetibile e che ci danno una visione della realtà sociale e del gusto musicale sempre più cosmopolita del nostro tempo.