La canzone dell’amore perduto
Fabrizio De André, 1966
Una delle più potenti e toccanti canzoni sulla fine di un amore, canzone fatta di versi che sono pura poesia.
Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
«Non ci lasceremo mai, mai e poi mai»,
vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi
l’amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po’ di tenerezza.
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai
ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
E sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.
La musica viene da un passato illustre di germanica fattura, laddove il barocco si avvia verso il classicismo. De André riprende infatti il tema iniziale del meraviglioso Adagio del concerto in Re maggiore per tromba, archi e continuo di Georg Philipp Telemann.
Eccolo in una eccellente interpretazione di Maurice André:
Ed ora una scelta di versioni di questo capolavoro:
Fabrizio De André
Ogni commento è superfluo quando siamo oltre il trascedente nel mondo della magia.
Franco Battiato
Dopo l’autore è questa l’interpretazione più avvincente, accorata, musicalmente raffinata.
Andrea Bocelli
Apprezzabile che Bocelli non ceda alla tentazione di fare il tenore.
Cristiano De André
Intima, quasi sussurrata, musicalità raffinata sottile, non è un figlio di papà, è un grande interprete,
Francesca Michielin
Versione intensa, estroversa, musicalmente accattivante, bella voce.
Claudio Baglioni
Arrangiamento poco opportuno con batteria che sembra andare per i fatti suoi. Interpretazione tesa alla vana ricerca di nuova espressività.
Pier Michelatti
Per anni collaboratore di De André. ha ben appreso la lezione del Maestro.
Antonella Ruggiero
Interpretazione forse un po’ monocorde ma nel complesso decorosa.
Donatella Moretti
Eccellente versione femminile, forte di una musicalità intensa e coerente, espressa con una voce di grande qualità e capace d’un uso intelligente della dinamica.