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Categoría: Erase un vez la canción

Erase un vez la canción

Alfredo Zitarrosa, un gran cantor de Uruguay. Hoy 1936.

22 enero, 2021Gianni Cesarini

ALFREDO ZITARROSA (Montevideo; 10 de marzo de 1936-Ibídem; 17 de enero de 1989)  «Hago falta. Yo siento que la vida se agita nerviosa si no comparezco, si no estoy. Siento…

Alice: Tante belle cose («Tant de belles choses»)

10 enero, 2021Gianni Cesarini

 Tante belle cose  Alice é artista straordinaria, sottovalutata in un’Italia alla deriva. «Tant de belles choses» meravigliosa canzone francese del 2004 scritta e cantata da Françoise Hardy non è brano…

Francesco Guccini: L’ isola non trovata: un viaggio nel tempo andato

31 diciembre, 2020Gianni Cesarini

L’ isola non trovata: un viaggio nel tempo andato Di Alessandra Cesarini …Ma bella più di tutte l’isola non trovata, quella che il Re di Spagna s’ebbe da suo cugino,…

Appunti per una storia della canzone: «Avalanche»

27 octubre, 2020Gianni Cesarini

Leonard Cohen: «Avalanche» Apre l’album Songs of Love and Hate, 1971, terzo del poeta-musicista canadese nato a Montreal nel 1934  sotto il segno della Vergine. È un album, meraviglioso,drammatico, a…

Don Backy cantando la follia.

    Prima c’erano i matti, gli alienati, con la loro follia da confinare, da tenere lontana dalla collettività, c’erano i manicomi.  Con tutto il terribile carico: fili spinati, cinghie di cuoio, camicie di forza, carcerieri sadici, whisky, cloroformio, botte e acqua gelata. Fetori nauseanti e strutture fatiscenti. C’erano le celle di isolamento. C’erano guardiani scelti in base alle doti fisiche piuttosto che intellettive e i malati erano cose, non persone. Cose da lavare e vestire, legare e fustigare. Prima, però, c’era anche chi provava orrore per tutto questo e sognava una rivoluzione del sistema, una rivoluzione culturale esplosa il 13 maggio 1978, culminando nell’approvazione della Legge Basaglia che,  disponendo la chiusura dei manicomi, segnò una svolta nel mondo dell’assistenza ai pazienti psichiatrici, una cesura con il passato dalla quale non si può che andare avanti sulla strada della dignità.

    La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla. Il manicomio fu creato da psicopatici senza la minina compassione. Struttura indegna di un società civile.

    Don Backy, nato nel 1939, aveva 32 anni quando nel 1971 scrisse la canzone-capolavoro “Sognando”, quindi sette anni prima dell’approvazione della legge Bisaglia. La canzone fu rifiutata da vari editori a dai promotori del Festival di San Remo, e nel 1974 Don Backy la incise a sue spese per una piccola etichetta artigianale. Nel 1976 fu notata e registrata da Mina, nel 1978, infine, Don Backy la pubblicò in album e singolo il primo inciso per la sua etichetta Ciliegia Bianca. Canzone straziante più che inquietante,  commovente, da ascrivere tra i momenti più alti della canzone d’autore italiana.  Grazie a Mina arrivò al grande pubblico e poi si sono avute molte cover, alcune di notevole forza espressiva.

Don Backy 

Mina 

Interpretazione frutto di una musicalità e vocalità di classe eccelsa che però non coglie in pieno la terribile drammaticità del brano

Oltre alla versione in studio incisa per l’album “Singolare” (ottobre 1976), esiste anche la versione live registrata per “Mina live 78” durante gli ultimi concerti dal vivo della cantante. Pino Presti: arrangiamento e direzione orchestra, basso e marimba Alberto Mompellio: piano: violino Ellade Bandini: batteria George Aghedo: percussioni Giorgio Baiocco: flauto

FIORDALISO 

Interpretazione struggente, altamente drammatica di un’ artista purtroppo sottovalutata. 

Cristiano Malgioglio 

Singolo estratto dall’album «Cara Mina ti scrivo…» Cantante: Cristiano Malgioglio. Anno: 2010. Originalità portata all’estremo.

Avast  

2014: Benedetto Guadagno – voce Fabio Gammone – chitarra acustica Giovanni Lentini – chitarra classica Cristiano Giammatteo – tastiere Roberto Bellasalma – basso Antonio Giambitti – batteria Registrato da Antonio Giambitti 

“Ciao amici, ho ascoltato “Sognando” nella vostra versione e devo dirvi che l’ho apprezzata e messa nel mio archivio. Mi piace quando artisti giovani re-interpretano a loro modo di sentire, i vecchi successi. E’ la dimostrazione della validità delle canzoni, anche dal punto di vista di nuovi musicisti. Rifare una cover uguale all’originale, non ha senso. Vi faccio i miei complimenti. Buon lavoro» Don Backy 

Raphael  

“No me comprendo” 

Cosí la canzone arriva in Spagna e America latina.

Appunti per una storia della canzone: «Sognando» di Don Backy

Oggi 1916: Léo Ferré. Un interprete del tempo

24 agosto, 2020Gianni Cesarini

Un interprete del tempo: Léo Ferré Di Alessandra Cesarini       Léo Ferré è uno dei più grandi protagonisti della canzone francese del Novecento e la sua opera simboleggia la…

Oggi 1935: Mercedes Sosa, la voce della terra.

9 julio, 2020Gianni Cesarini

Mercedes Sosa: la voce della terra di Alessandra Cesarini         Il  “Manifiesto Fundacional de Nuevo Cancionero” fu presentato l’11 febbraio del 1963 da un collettivo di artisti…

Oggi 1930: Una “chanteuse” in nero: Barbara

9 junio, 2020Gianni Cesarini

Una “chanteuse” in nero: Barbara Di Alessandra Cesarini    A Parigi nel ventennio dal ‘39 al ‘58, alcuni personaggi della chanson d’auteur imitavano lo stile americano, Johnny Halliday e Silvie…

Hoy 1914, Carlos García, un gentleman del tango.

21 abril, 2020Gianni Cesarini

Carlitos García, un gentleman del tango. Carlos Juan Pedro García Echeverry, cocido como Carlitos García, nació en Capilla del Señor, provincia de Buenos Aires el 21 d abril de 1914…

 Festival di Napoli 2019: Premio internazionale della critica «Gianni Cesarini» 

12 abril, 2020Gianni Cesarini

 Festival di Napoli 2019: Premio internazionale della critica «Gianni Cesarini»     Ci sono infiniti modi per creare bellezza, ci sono infiniti modi per emozionarsi ed emozionare, e ogni evento che…

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Gianni Cesarini Fotógrafo – Musicólogo – Periodista – Escritor - Naturópata - Ecologista - Maestro de Masaje Wukong - Maestro de Meditación Zen.

Desde adolescente rechacé totalmente el sistema escolar para formarme esencialmente como autodidacta. Estudié, de manera profunda, filosofía, literatura, artes plásticas, siendo mi...

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