Mandulinata
Libero Bovio – Ernesto De Curtis
Fatta ascoltare durante la Piedigrotta del 1917 questa serenata non ebbe molto successo, probabilmente per la poca orecchiabilitá del ritornello. Destò però l’interesse del sommo tenore lirico Fernando De Lucia che volle inciderla rivestendola cosí d’importanza. Si ebbero poi le versioni di Vittorio Parisi e del soprano catanese Rosetta Ferlito, databili tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta. Poi la canzone cadde nell’oblio per oltre mezzo secolo e fu ripresa da Marina Pagano, che la canta integralmente a un andamento troppo lento e tono funereo. Infine in questi giorni la melodia di Ernesto De Curtis e i versi di Libero Bovio rivivono nella sorprendente interpretazione di Alessia Moio. C’è da dire che la poesia “ Mandulinata” appare più suggestiva del testo dellla canzone, nella quale viene omessa (dagli interpreti) la stupenda seconda strofa, testo spesso non rispettato totalmente dai cantanti, cosa che non inficia il risultato finale. In Web appare anche Enzo Fusco, che non ha mai inciso questa canzone e chi si ascolta è De Lucia: incredibile errore.
Fernando De Lucia
Registrazione meccanica del 1919, quindi due anni dopo l’apparizione di questa canzone.
Il divino tenore qui è al tramonto della sua carriera. Non propone note filate e la dinamica è alquanto uniforme. Resta il timbro ancora affascinane e il suo tipico fraseggio aulico, estatico che si snoda con un andamento lento, ma forse giusto visto che lo spartito indica “Andante mosso”
Vittorio Parisi
Altro tenore di grandi qualità che sceglie un ritmo pie mosso e un fraseggio pi´ù incisivo a vario (si noti il contrasto dinamico di bell’effetto dei due “scetate” iniziali dove il secondo sembra quasi echeggiare il primo. Gli accenti sono decisamente popolareggianti.
Rosetta Ferlito
Soprano lirico dalla tessitura molto acuta e una musicalità non banale sorretta da un tecnica più che buona. L’agonica è vivace e l`espressività intensa ma senza accessi.
Alessia Moio
Timbro vocale limpido, luminoso anche nei registri medio e grave. Cantante e strumentista di solida preparazione, Alessia propone una versione teatraleggiante con parti anche declamate che acuiscono il potere di un canto felicemente libero e di forte impatto emotivo. Notevole l’apporto del pianista.