Salvatore Orlando: BACH AL PIANOFORTE
Potrei cominciare da qualsiasi punto, da Bach, dal pianoforte, dal clavicembalo, da Gould, dalla Tureck, invece niente…… dalla Musica.
Perché bisogna farsi tanti problemi? …..su che strumenti suonare Bach? ….. Bach stesso lo ha indicato, (per strumenti a tasti): tastiere, non clavicembalo o organo, quindi tutte le tastiere!!! E non ha indicato nemmeno il fraseggio!!!!!! …..Bach era un Signore!!
Ma andiamo per gradi, quando si decide di suonare un brano, non è necessario pensare allo strumento, è necessario pensare alla Musica, lo strumento si adatta a realizzare il “progetto”.
Si guarda il ritmo, il fraseggio, la polifonia, le armonie, il significato emotivo, e lo strumento si trasforma magicamente, ma solo da mani “sapienti”. Ascoltate l’Arte della fuga suonata all’organo da Glenn Gould, oppure lo stesso Gould al clavicembalo, e vediamo se non ritroviamo la stessa magia del Glenn pianista.
Eppure Gould non suona Bach come al clavicembalo, e non suona neanche Bach, suona Bach come Lui vuole, senza preoccuparsi di piacere o meno… piace a se stesso. Per esempio anche la Tureck prese le distanze da Gould una sera a cena a Sorrento dopo un suo bellissimo concerto.
Io però ascolto Gould da ragazzino, dal 1957/58 grazie a Gianni Cesarini, eravamo i soli ad avere i suoi dischi quando in Italia nessuno lo conosceva, ho ascoltato le “Gould-berg” quasi tutta la mia vita, altri (e dico ALTRI! con nomi importanti) invece le schifavano e lo schifano ancora. Sono stato anche il primo in Italia ad avere il video del 1982 delle Goldberg , Risaliti ne è testimone, le ebbi da Lonquich quando nessuno lo aveva ancora visto in Italia e lo vedemmo a casa mia.
Questo è il punto, fare quello in cui si crede, non vi è nessun bisogno di piacere a tutti. Non dobbiamo passare mica tutta la vita a fare esami.
Il problema si pone proprio perché si fanno concorsi ed esami, e si è sottoposti a giudizi molte volte *stupidi: il pedale non si usa, il pedale non va bene, Bach non è romantico. Tutto questo perché, perché si pensa di dover piacere per forza e non si pensa invece di dire: “Questo è il mio Bach ”. Ciò non toglie che si può avere la voglia di imporsi uno stile da clavicembalista, attenersi alla prassi esecutiva della musica antica, e fare un Bach filologico al pianoforte e piacere, anzi essere anche avvantaggiati dal suonare uno strumento che canta, poi sta a noi essere eleganti e controllati nel suono, spiritosi o religiosi a secondo dei casi.
Pensate alla Landowska, … l’inverso, suonava Bach romantico al clavicembalo.
Horowitz, in un’intervista, durante la registrazione del 488 di Mozart in Italia dice una cosa molto bella: “ I sentimenti all’epoca di Mozart erano gli stessi di oggi”.
Ha ragione Roberto Piana, come si suona Bach in orchestra? Si suona con la Musica, con i sentimenti, con la spiritualità, è chiaro che ci vuole competenza.
Gli “specialisti” però molti li trovo noiosi, però li ascolto, perché mi interrogo spesso per la voglia di capire e capire gli altri, ma poi mi chiarisco le idee quando non mi danno alcun piacere emotivo, …forse estetico, ma in Bach spesso ho bisogno di spiritualità.
La nostra vita è fatta di tanti percorsi, oggi facciamo questo, domani lo rinneghiamo e facciamo altro, o completamente l’opposto.
Importante è essere intelligenti e veri musicalmente, poi c’è spazio per tutti.
Si può suonare in QUALSIASI modo, vi sarà sempre chi apprezzerà e chi disprezzerà, ma nella maniera più onesta possibile, perché i giudizi provengono da persone diverse per credo e formazione, quindi è naturale non dover piacere a tutti.
*(Al diploma di pianoforte della clavicembalista Barbara Vignanelli a Napoli, Fiorentino dovette imporsi, per la commissione sbagliava il solfeggio per il suo punto alla francese).
Vi regalo un Bach del “mio grande vecchio” “Klikka” sotto: Salvatore Orlando
Bach Arioso BWV 1056 – Sergio Fiorentino
Bach – Violin sonata no. 1 in G minor BWV 1001,
piano transcription (Sergio Fiorentino) [1/2]
Sergio Fiorentino plays Bach «Allemande»
Sergio Fiorentino plays Bach Corale 147