

Trovata microplastica nei polmoni umani.
Con tutta probabilità ciò è dovuto all’imposizione delle inutili mascherine, delle quali vado dicendo da due anni che sono nocive. Ovviamente mai ho comprato una mascherina e se proprio sono obbligato a usarla, ne ho una di cotone biologico fatta in casa.
I risultati della ricerca realizzata dalla Hull York Medical School sono stati pubblicati da Damian Carrington sulle pagine dell’autorevole testata britannica The Guardian e hanno evidenziato come, tra le forme di microplastica più diffuse, ci siano innanzitutto il polipropilene e il PET, materiali usati rispettivamente negli imballaggi e nelle bottiglie e ultimamente nelle mascherine chirurgiche e FFP2. Quello che le persone non sanno, secondo i ricercatori, è che ogni giorno entrano a contatto con questi elementi attraverso il cibo e l’acqua, con un impatto sulla salute ancora sconosciuto. I primi allarmi in merito alla presenza di microplastiche nell’organismo umano risalgono a marzo, quando per la prima volta alcuni studiosi ne avevano evidenziato la presenza. Un’emergenza che richiama subito alla mente un’altra ricerca, questa volta pubblicata sulle pagine virtuali della National Library of Medicine e che evidenzia come, a seguito della pandemia di Covid, la diffusione di plastica sia andata incontro a un enorme aumento. Con mascherine e guanti costantemente a contatto con occhi, naso e bocca ad aumentare il rischio di possibili contaminazioni.