Brunella Selo: oggi 1959, appassiunato compleanno.
Non ricordo se ebbi modo di scrivere su Brunella Selo durante i tristi anni che lavorai come critico musicale del Mattino. Se no, sono felice di farlo oggi, giorno del compleanno di Brunella (6 settembre 1959). E non come critico, ho sempre detestato questo termine, lo faccio per amore per la musica. Scrivo affinché la bellezza si propaghi. Parlo solo di bellezza. In questi ultimi mesi è risorto in me l’interesse per la canzone napoletana, ed ho riscoperto Brunella Selo ascoltando la sua versione di Fenesta vascia, tratta dall’album Appassionata pubblicato nel 2005. Brunella è artista poliedrica che si muove in diversi generi musicali. però di questo si dirà in futuro. Oggi parliamo solo di questo cd tutto napoletano.
Rapito dalla bellezza e ricchezza timbrica della voce, una voce in cui bellezza e verità coincidono, essendo una voce vera, non costruita, ricca di armonici che armonizzano traendo energia ed emozioni positive. Non sapevo che Brunella fosse anche musicoterapeuta, come lo sono io, però subito pensai al potenziale terapeutico della sua splendida voce. Una voce che emoziona e cura, cura perché armonizza traendo frequenze che riallineano le cellule di chi ascolta, e fanno sì che si allerti la serotonina, il neurotrasmissione del benessere.
E dopo, ascoltando le altre canzoni dell’album, mi è parsa chiara la grandezza di questa interprete, capace di sottigliezze di fraseggio rare a trovarsi con i tempi che corrono. La tecnica vocale è sopraffina, mai si avverte sforzo, mai un suono appare fuori luogo. E mai si hanno cadute di gusto, frequenti in brani come Guapparia o Canzone ‘e sotto ‘o carcere. Il disco è fatto di undici perle, rese tali anche dagli arrangiamenti, quasi tutti di Antonello Paliotti, ricchi nella loro elegante essenzialità, e dalla bravura dei musicisti che è doveroso citare:
Chitarre: Antonello Paliotti, Filippo D’Allio, Brunella Selo.
Contrabbasso: Dario Franco, Maurizio Chiantone.
Violoncello: Leonardo Massa
Mandolino: Mauro Squillante, Antonello Paliotti
Chitarra battente: Marcello Vitale
Clarinetto: Lello Settembre
Flauto: Roberto Natullo
Tromba: Nico Casu
Voci maschili: Antonello Paliotti e Mike Van der Vyver
Undici perle, dicevo, delle quali ho scelto alcune da proporre qui. Non perché siano il meglio. Semplicemente sono entrato in massima sintonia con queste interpretazioni, tutte annoverabili tra le versioni di riferimento e che andrebbero analizzate una a una, ma oggi ci limitiano solo all’ascolto, molto più eloquente di analisi e saggi critici:
Cicerenella
Era de maggio
Brunella Selo e Fausto Mesolella: Tarantella del Gargano
La leggenda del lupino