Ricordo di Mario Musella
“The Showmen”
Il 6 ottobre 1979, moriva Mario Musella, nella sua casa di Marano a Napoli
(Salvatore OrlandoStralcio dalla Rivista “ STRUMENTI E MUSICA” del 6 Ottobre 1980 )
IL FIGLIO DI RAY CHARLES
Spentosi prematuro, poco più che trentenne, bruciato da un male che gli stroncava la vita senza lasciargli il tempo di accorgersene, Mario Musella, moriva nella sua casa di Marano il 6 ottobre del 1979.
Dotato di una grossa personalità artistica e di un forte senso musicale, sorretto da una voce costruita su di un tessuto che gli permetteva di abbracciare una grossa estensione, come voce solista e bassista del famoso complesso “The Showmen” aveva caratterizzato la Musica degli anni 60.
Primi in Italia a suonare il “Rhythm and Blues” The Showmen, avevano marchiato con molto anticipo quello che poi sarebbe stata la futura musica Italiana dei complessi, dando le cellule vitali di cui si nutre oggi tutto il Jazz Napoletano.
Con gli Showmen di cui facevano parte ottimi musicisti ancora sulla cresta dell’onda, aveva raggiunto un grosso momento di popolarità che l’amore per la Musica e non per la gloria, non gli fece sfruttare al massimo.
Il suo fortissimo senso ritmico, gli permetteva di dare inflessioni alla voce (forse tra le più belle in Italia) e alle sue qualità timbriche che aveva affinate facendo esperienza di quel patrimonio artistico culturale che fa capo a Ray Charles che considerava suo Papà spirituale.
Tra i suoi successi di gruppo ricordiamo: Un’ora sola ti vorrei; Confessione; Mi sei entrata nel cuore; Gloria ricchezza e te; Tu sei bella come sei; La versione ritmata della vecchia Catarì, ecc.
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QUEL RAGAZZO COSI BRAVO, COSI SOLO
(Gianni Cesarini. Stralcio del quotidiano “ IL MATTINO” 11 Ottobre 1980. )
E’ in preparazione un disco postumo di brani inediti interpretati da Mario Musella.
La sua carriera musicale, cominciò nei primi anni Sessanta quando, insieme a James Senese, Franco Del Prete, Giuseppe Botta, Elio D’Anna e Luciano Magliocca costituì il complesso “ The Showmen”. Primo in Italia a suonare il Rhythm and blues, il gruppo di Musella emerse come una delle realtà musicali più vitali apparse sulla scena Italica degli anni Sessanta, e proprio da Musella e Senese, partirono molti stimoli che diedero vita a successivi (e più fortunati) eventi Musicali Napoletani.
Il successo clamoroso arrivò con la vittoria del “Cantagiro”, con una versione “soul” degli anni 30 di “Un’ora sola ti vorrei” versione che andò anche al Festival di Sanremo, ma nei primi anni settanta Mario Musella intraprese la carriera di solista e il non centrato management non lo portò a raggiungere il grande successo.
Eppure Musella aveva una delle voci più interessanti tra quelle ascoltate in Italia negli ultimi vent’anni, una voce capace di trovare un forte feeling, non solo per la potenza e lo sviluppato senso ritmico ma anche qualità timbriche che il cantante aveva gradatamente affinato studiando gli stili di grandi artisti soul o rhythm and blues.
Molti ricorderanno come Musella cantava “Georgia on my mind” prendendo spunto dalla vocalità di Ray Charles ma sempre mostrando una propria e definita personalità. Era un buon Musicista e un bassista di prim’ordine ma non trovò le persone giuste, costretto a cantare a volte canzoni insulse e unicamente commerciali, canzoni che Musella salvava dalla banalità arricchendole con le sue qualità d’interprete.
Il nuovo disco dovrebbe mostrare un Musella più libero da imposizioni dei discografici e diverso da quello che conosciamo. Non mancheremo di ascoltarlo e parlarne.
Alcuni Link
The Showmen – Piece Of My Heart (1969)
Mi sei entrata nel cuore – (provino)
Un’ora Sola Ti Vorrei
Arrivederci
Georgia on my mind